Acido Lattico e le leggende che lo accompagnano
L’Acido Lattico…pensi di sapere cos’è?
L’acido lattico, il grande spauracchio, l’orco nero di ogni podista o sportivo in genere. L’acido Lattico, il grande Troll della competizione, colui che detiene il potere di farti fermare se lo vuole. Ma ne siamo sicuri? Ma è così malefico come lo descrivono? Od in fondo…non è come ce lo descrivono! Si! Perché in realtà l’acido l’attico è fondamentale per la prestazione sportiva.
I Principali Miti riguardo l’acido lattico
Il bruciore alle gambe che viene durante una corsa veloce è l’aumento di acido lattico…
Il dolore alle gambe che viene il giorno dopo un allenamento è l’acido lattico che deve essere smaltito…
L’acido lattico è un prodotto di scarto…
L’acido lattico compare quando l’atleta è in debito di ossigeno…
L’acido lattico crea fatica…
La realtà e che tutte le affermazioni precedenti sull’acido lattico non sono vere!
Difficile spiegare tutto il meccanismo chimico-fisiologico che sta alla base della produzione dell’acido lattico. Se vi interessa potrete trovarlo spiegato in maniera piuttosto semplice anche su Wikipedia.
Per controbattere le affermazioni di prima ci limiteremo a fare dei brevi accenni su come funziona veramente alcuni meccanismi.
Il “Deficit” di ossigeno non è assolutamente responsabile né dell’aumento della produzione, né dell’accumulo di lattato. L’accumulo / la Riduzione / il Bilanciamento del lattato nel sangue rispecchia solamente il delicato equilibrio tra produzione e rimozione del lattato. Noi in realtà non sappiamo se sia prodotto troppo o smaltito poco.
Solo un’attività molto intensa e di norma breve, produce un aumento dell’acido lattico, il quale, di conseguenza, non può causare fatica in attività ad intensità bassa o moderata, anche se di lunga durata.
Il lattato, prodotto dalla scissione dell’acido lattico, è una fonte indispensabile di energia per organi come cuore e cervello, di conseguenza non può essere spazzatura.
Il dolore del giorno dopo è il prodotto di un processo infiammatorio che avviene a livello delle cellule muscolari parzialmente danneggiate da un allenamento più pesante del normale (effetto DOMS). L’acido lattico è innocente, lo giuro. Va specificato che anche questa affermazione è ancora soggetta a studi e forse in futuro verrà smentita.
Ciò che manda in acidosi non è l’aumento del lattato, ma l’aumento degli ioni idrogeno. La produzione del lattato invece può contrastare l’acidosi. E’ proprio l’acidosi che produce la sensazione di fatica. Quindi basta puntare il dito contro l’acido lattico. Va specificato che però l’aumento degli ioni è direttamente correlato alla dissociazione dell’acido lattico in lattato ed idrogeno.
L’allenamento accelera i meccanismi di rimozione del lattato e ne riduce l’accumulo per un determinato carico di lavoro muscolare.
La sensazione di bruciore, a volte dolore, che compare alle nostre gambe è probabilmente un meccanismo di protezione del nostro sistema nervoso che ci sta dicendo: Ehi! E’ ora di fermarsi!
Inoltre il presunto debito di ossigeno non è necessario affinché l’acido lattico compaia all’interno del sistema sanguigno. L’acido lattico infatti è già presente all’interno del nostro corpo, anche mentre russi nel letto, e funge da produttore di energia molto efficace in determinate condizioni.
Il debito di Ossigeno dovrebbe cambiare nome. L’Ossigeno è sempre presente anche al di sopra della “soglia anaerobica”.
Dott. Basile Enzo
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